Il Programma di Valutazione della Propensione all’Apprendimento LPAD (Learning Propensity Assessment Device)


Il programma di valutazione della propensione all’apprendimento previsto dalla Teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale, come approccio dinamico alla valutazione gioca un ruolo decisivo nel riorientamento del sistema educativo verso un approccio di modificazione più attiva.

LPAD è un metodo usato per valutare la propensione dell’individuo ad essere modificato, per conoscere le sue modalità di funzionamento ed essere quindi in grado di migliorarle favorendone lo sviluppo.

LPAD si differenza in maniera significativa dai tradizionali test psicometrici: questi ultimi infatti hanno un valore predittivo in rapporto a ciò che è manifesto al momento, mentre l’LPAD predice le possibilità di cambiamento.

Partendo dal presupposto che tutti gli esseri umani sono modificabili, LPAD prevede che il valutatore, assumendo un ruolo di mediatore, abbia la responsabilità di produrre quei micro cambiamenti nel soggetto valutato, indicativi della sua propensione a trarre profitto della mediazione. Questo tipo di valutazione assume quindi una connotazione dinamica rispetto a quella statica dei test psicometrici.

Si evidenzia quindi il fatto che il valutatore non ha solo la funzione di osservare e registrare i risultati ma è attivamente coinvolto nella modificazione delle funzioni cognitive dell’esaminato.

Da notare in particolare come nell’LPAD venga rivolta scarsa attenzione al prodotto o al valore in assoluto di un risultato, mentre è attribuita maggiore importanza al processo che ha portato a un determinato risultato. 

Un’altra peculiarità molto rilevante riguarda l’interpretazione dei risultati. LPAD non fornisce un punteggio simile al Q.I., ma osserva ogni caratteristica e livello del funzionamento mentale dell’individuo, descrivendola in termini qualitativi.

Nell’LPAD anche un singolo successo rappresenta un indizio importante della capacità intellettuale, che deve essere messo in luce da un’esplorazione più approfondita, e che rappresenta spesso un punto di partenza per l’attuazione della modificazione cognitiva.

 
L’attuazione di questo sistema di valutazione dinamica si struttura in 3 fasi:

nella fase iniziale si osserva il comportamento spontaneo del soggetto esposto ai test. I dati raccolti permettono di individuare le funzioni cognitive carenti e le modalità utilizzate nella risoluzione  degli esercizi.

la seconda fase, quella della mediazione, è la più importante: mediante l’interazione mediata si inducono dei cambiamenti tesi ad aumentare nel soggetto il repertorio cognitivo. In questa fase vengono determinate la quantità e la qualità dell’intervento necessario per ottenere un miglioramento nel comportamento cognitivo dell’individuo.

Nella terza fase o re-test vengono verificati gli effetti della mediazione, attraverso la soluzione di test analoghi a quelli affrontati nel test iniziale.

Il confronto tra queste tre fasi permette di stabilire il profilo della modificabilità cognitiva evidenziando il grado di propensione ad imparare.

Alcuni degli strumenti che compongono la batteria dell’LPAD sono gli stessi usati nei test psicometrici, altri sono stati messi a punto da Feuerstein. Ciascun compito assegnato viene sempre scelto e strutturato in modo da permettere la valutazione di cambiamenti anche minimi, prodotti dalla prima esposizione al compito a dopo l’interazione mediazionale.

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