Progetto Tikva

un progetto educativo per l’infanzia

 

Questo progetto è stato finanziato dalla Fondazione Kantor e realizzato con il sostegno del Fondo Ebraico Europeo


Responsabile del Progetto: Mario Piazza

Direttore Associato e supervisore: Ludovic Party

Finalità e contenuti

Il progetto Tikva vuole proporre un percorso didattico attraverso l’educazione alla multidisciplinarietà, alla danza e alle tecniche sceniche.

Lo scopo è quello di porre l’accento sull’educazione e cura per l’infanzia, per dare un’ulteriore opportunità di crescita e condivisione attraverso l’arte, la musica ebraica e l’interpretazione di fiabe ebraiche.

Il progetto ha lo scopo di far scoprire il valore delle emozioni. Le emozioni sono comuni a tutti e vengono vissute, comprese e condivise attraverso la conoscenza e l’interpretazione di  storie e  favole che desteranno reazioni condivise.

Attraverso il gioco, la danza, la scoperta dello spazio scenico, possiamo progettare,  insegnare a conoscere la propria cultura, ad amarsi e a rispettarsi.

Sono coinvolti il corpo, le emozioni, la fantasia, l’anima e la comunicatività in un percorso d’arte che avvicina i bambini e ragazzi alla conoscenza della musica klezmer e in contenuti educativi delle fiabe ebraiche .

Il percorso didattico promuove ed educa all’equità sociale attraverso esercizi e laboratori legati a concetti come lo studio del movimento aptico (la percezione non visiva), la perlustrazione degli spazi e la loro condivisione assieme, con esercizi che tendono a far condividere le esperienze sensoriali e ad avvicinare e sviluppare il senso di coesione sociale.

Attraverso la rappresentazione e l’interpretazione di alcune favole e storie dalla letteratura ebraica, cercheremo di sviluppare, il senso di coesione, di condivisione, di appartenenza per una comprensione ed accrescimento culturale.

Nel corso del progetto si incoraggiano i ragazzi a sviluppare la propria creatività attraverso esercizi e metodi come il dance story telling, l’interpretazione del personaggio delle favole proposte, la comprensione della storia e dei suoi significati, ma anche la comprensione di tutti gli aspetti della messa in scena di una storia.

Nel laboratorio i ragazzi comprenderanno come realizzare una performance, la preparazione dello spettacolo, gli elementi scenici, l’organizzazione del lavoro. I ragazzi saranno protagonisti e parte attiva della realizzazione del laboratorio, con studio di alcune tecniche di base di danza, elementi teatrali e lo studio dello spazio scenico.

Dal percorso elaborato con la partecipazione di tutti i ragazzi, sarà allestita una performance.

Tutto il corpo docente composto dai Professionisti ed Educatori del Pitigliani, collaborerà l’uno con l’altro in équipe apportando la propria preziosa esperienza. Un unico progetto che include tecniche educative, metodologie ed educazione alle arti.

La competenza degli operatori del Pitigliani e la competenza di professionisti in un progetto educativo dal nome Progetto Tikva attraverso la sensibilizzazione all’arte, tecniche sceniche e danza.

 

Info e programma

3711476468
Giordana Moscati – Responsabile bambini 3- 5 anni
Sara Sonnino: Responsabile bambini 6 – 10 anni

Competenze dei docenti

Danza Performance

Responsabile del Progetto Tikva: Direttore Artistico

Cav. Prof. M° Mario Piazza 

Coreografo

Docente Accademia Nazionale Danza-Ministero Università e Ricerca, Istituto Alta Cultura

Chiara Fama UNSA

Direttore Associato: Supervisore Responsabile coordinamento logistico e artistico

Ludovic Party 

Maître de Ballet internazionale (Francia)

Coreografo

Chiara Fama UNSA

Propongo attraverso elementi di danza, l’esplorazione dello spazio, la dimensione del gioco e la stimolazione della creatività. Cercheremo di scoprire quali sono gli strumenti da utilizzare per far crescere, o scoprire la creatività di ognuno. Ogni laboratorio avrà un tema che si potrà sviluppare in più temi, o sotto temi per permettere ad ogni partecipante di trovare una via espressiva, utilizzando il movimento quindi il corpo ma anche la voce in forma cantata o sotto forma di suoni o con la parola. Conserveremo memoria di tutto il lavoro svolto e ne faremo un canovaccio per creare una piccola pièce di teatro-danza da rappresentare davanti ad un pubblico.

Educazione alla danza

Dottoressa Antonella Lazzaretti

Esperta educazione motoria per l’infanzia

Laureata Ministero Università e Ricerca Accademia Nazionale di Danza

Docente per il progetto Educando in Danza presso l’Accademia nazionale di Danza

L’educazione alla danza consente al bambino di sviluppare una migliore relazione con se stesso e con gli altri, attraverso la conoscenza del corpo e delle sue capacità di movimento in un contesto non giudicante ed inclusivo. Le finalità della danza educativa sono orientate verso la formazione della persona, la valorizzazione dell’individuo ed il riconoscimento della diversità come ricchezza per la comunità. Essa si rivolge a tutti, senza limitazioni, con lo scopo di imparare ad utilizzare il corpo in relazione alle proprie possibilità e come strumento espressivo, di comunicazione e condivisione di esperienze ed emozioni. L’approccio al movimento avverrà in modo creativo, attivato anche attraverso l’uso di stimoli sonori e tattili, affinché si arrivi a maturare una coscienza corporea utile per trovare nuovi modi di riconoscere, esprimere e comunicare idee ed emozioni.

Tecniche sceniche

Prof. Marco Schaufelberger

Diplomato Academia di Brera in scenografia

Docente Ministero Università e Ricerca Accademia Nazionale di Danza

Spazio scenico, in ricordo di Emanuele Luzzati

Un ricordo di Leo

Qual è l’impatto che la scenografia, arti visive al servizio della scena ha sui bambini o comunque sulle persone con delle disabilità? Il corso di laboratorio di tecniche sceniche propone: progettazione, disegno, riporto in scala, tecniche del colore, cartapesta, costume teatrale, con lo scopo di offrire a ragazzi diversamente abili e normodotati la possibilità di apprendere alcune tecniche teatrali di base e di farlo in condivisione con l’altro favorendo la relazione e l’inclusione.

L’obiettivo generale è la creazione di un’identità di gruppo grazie alla condivisione di uno scopo comune, raggiunto attraverso giochi/esercizi svolti durante il corso e realizzazione di una scena finale. Tale operato è finalizzato alle coreografie del Maestro Mario Piazza e del Maestro Ludovic Party e al lavoro corale dell’équipe. Tramite l’identità di gruppo si rompe la differenza tra diversamente abili e normodotati per dare spazio alla condivisione delle abilità personali. Ognuno offre al gruppo la propria abilità e allo stesso tempo apprende dall’altro arricchendo il proprio saper fare. L’arte visiva in concomitanza con l’arte coreutica è molto utile per lo sviluppo cognitivo perchè consente un costante esercizio per il miglioramento della capacità di ragionamento e risposta alle richieste.

Grande valenza, infine è costituita dalla possibilità di costruire un’identità di gruppo che favorisce in molti casi un’immagine positiva di sé stessi riflessa nella positività di gruppo. Non trascurando la collaborazione e inclusione delle famiglie, sia sotto l’aspetto emozionale, sia sull’aspetto pratico di ricerca di materiali per la realizzazione della scena e dei costumi.

Educatori del PITIGLIANI

Dott.ssa Giordana Moscati

Educatrice socio-pedagogica

Laureata DAMS come regista e coordinatrice di gruppi di teatro, diplomata al liceo artistico Ripetta, diplomata come attrice presso l’Accademia di Arte Drammatica P. Sharoff ha seguito un corso annuale di arte e danza terapia

Coordinatrice e educatrice del progetto Avanim 2-5 anni al Pitigliani, si occupa in particolare dei laboratori artistico/manuali creativi, negli anni ha collaborato con tutti i progetti e  tutte le fasce di età.

Sara Sonnino

33 anni, diplomata in Scienze Sociali.

Durante percorso scolastico e lavorativo si è interessata con costanza alle tematiche legate all’educazione dei minori, sia in veste informale che formale, con particolare attenzione ai servizi educativi prestati nell’ambito di Enti ebraici.
Da sempre attiva nei servizi dedicati ai giovani della Comunità Ebraica di Roma, è stata assidua frequentatrice del movimento giovanile “Bene Akiva Italia” ed ha lavorato per tre anni presso il Dipartimento Educativo Ufficio Giovani della C.E.R., fino a diventare responsabile di diversi progetti educativi.
Dopo il liceo ha partecipato al programma annuale “World Bnei Akiva – Achsharà” in Israele, dove ha ricoperto il ruolo di educatrice presso l’Asilo di un Kibbutz, di volontaria del Magen David Adom ed ha frequentato un corso di studi ebraici presso la scuola “Migdal Oz – Beit Midrash for Women”.
Attualmente ricopre il ruolo di coordinatrice del Progetto Educativo “Pitimania”, dedicato ai bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni di età, presso il Centro Ebraico Italiano – Il Pitigliani.
In precedenza è stata educatrice di asilo nido presso diversi Istituti ebraici di Roma e di Milano.

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